Chiarimenti Bando Creazione Impresa Regione Marche 2021: le Faq

Chiarimenti bando Creazione Impresa della Regione Marche anno 2021: le faq per ottenere fino a 35.000 euro di contributi a fondo perduto.

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I CHIARIMENTI DEL BANDO CREAZIONE IMPRESA REGIONE MARCHE E LE FAQ

Chiarimenti e FAQ

D. Da quando è possibile inserire la domanda su Siform ?
R. Dal 12 febbraio 2021

D Quali sono le scadenze delle finestre ?
R. La prima finestra decorrerà dal 12 FEBBRAIO, fino al 31 marzo 2021, per proseguire con
le successive finestre mensili (fine mese) fino alla scadenza del 31.07.2021

D. Chi presenta la domanda deve essere soggetto disoccupato e residente in uno dei Comuni
dell’Allegato B dell’Avviso ?
R. Sì, ma può aprire la sede operativa anche in un altro Comune diverso dalla residenza ma
sempre in uno di quelli di cui all’Allegato B dell’Avviso . Per soggetto disoccupato si intende
esclusivamente quello iscritto al Centro impiego

D Nel caso di sede operativa in uno dei Comuni di cui all’Allegato B , anche la sede legale
deve essere in uno dei suddetti Comuni
R. Sì

D. Quali Comuni sono ricompresi negli ITI URBANI ?
R. Solo le città di riferimento degli ITI, es ITI di Ascoli Piceno è SOLO la città di Ascoli Piceno

D. Nel caso ad esempio del Comune di Pesaro che è ITI urbano ed anche Comune fuori area
crisi quale codice bando va usato ?
R. è possibile utilizzare indifferentemente uno dei due codici

D. L’ITI di Pesaro ha solo 52.000 euro cosa vuol dire che se arrivano più progetti dai residenti
del comune di Pesaro, che superano le risorse stanziate ,questi non saranno finanziati ?
R. No, i progetti che prevedono la costituzione della nuova impresa nel Comune di Pesaro ,
terminate le risorse ITI dedicate, possono legittimamente essere finanziati con le risorse
stanziate per tutti i Comuni fuori dalle aree di crisi . Questo vale per tutti i Comuni ricadenti
negli ITI URBANI o SNAI ma anche ricompresi tra i Comuni fuori area di crisi

D. Chi sono i beneficiari dell’avviso?
R. Esclusivamente I soggetti disoccupati residenti in uno dei Comuni di cui all’Allegato B
Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di partecipazione e non può essere
coinvolto in più progetti di nuova impresa.

 

D. E’ possibile presentare la domanda chiedendo solo 15.000,00 senza impiego di nessun
dipendente?
R. sì è possibile. Nella richiesta va inserito solo l’importo della prima tranche

D. Oltre alla richiesta di 15.000,00 è necessario subito indicare il numero di assunzioni/soci?
R. sì va indicato subito. Nel caso in cui non venga indicato nella domanda, seppure vengano
fatte assunzioni/soci, la seconda tranche non verrà liquidata

D. È possibile assumere un soggetto disoccupato non residente in uno dei Comuni di cui
all’Allegato B?
R. SI’ è possibile però il soggetto da assumere deve comunque essere residente nella regione
Marche e deve svolgere l’attività lavorativa nella sede operativa localizzata in uno dei Comuni di
cui all’Allegato B

 

Chiarimenti Bando Creazione Impresa Regione Marche: le altre faq 

 

E. E’ possibile indicare delle assunzioni in fase di domanda che però a fine progetto (entro i
12 mesi di progetto ) non saranno effettuate?
R. sì è possibile, ma tale situazione deve essere adeguatamente motivata e comunicata.

D. Ai fini dell’avviso pubblico si possono costituire società con soggetti che non risultano
disoccupati?
R. Sì. Tutti i requisiti devono essere in capo al richiedente (ved. Art. 4). I soggetti della prevista
compagine sociale devono essere almeno residenti in uno dei Comuni di cui all’Allegato B. Nel
caso di costituzione di società di persona, capitali e cooperative, con soci non sono disoccupati
nn è possibile richiedere la seconda tranche di contributo

F. Il libero professionista che vuole creare uno studio ed è iscritto ad un albo può
presentare domanda?
R. l’importante è che al momento della domanda risulti disoccupato. Successivamente all’invio
della domanda può aprire la partita IVA

D. E’ possibile presentare richiesta come impresa da costituire dopo l’emanazione del
bando dove i soci sono professionisti e quindi con relativa partita IVA? In sostanza due
professionisti (Ingegneri/architetti/geometri) ?
R. E possibile solo se il socio professionista che fa la domanda risulta disoccupato e
successivamente venga aperto uno studio associato con una nuova partita IVA e sempre
rispettando della residenza nell’area

D. una persona fisica che al momento della presentazione della propria domanda di contributo è
regolarmente iscritta in qualità di disoccupata presso il centro per l’impiego, può, in attesa della
eventuale approvazione da parte della Regione Marche, occuparsi come dipendente a tempo
determinato presso altra azienda, per il tempo necessario alla eventuale approvazione del
contributo, tornare disoccupata iscritta al centro per l’impiego e poi creare la propria azienda e
la propria nuova occupazione, come da progetto presentato, senza che quella parentesi
lavorativa tra la domanda di contributo e la creazione della nuova impresa faccia perdere il
diritto al contributo approvato
R. Sì, il soggetto che presenta la domanda può essere occupato fino la momento in cui costituisce
l’impresa, momento in cui deve risultare disoccupato ed iscritto al CPI.

D.” La durata dei progetti è fissata in 12 mesi dal decreto di impegno ed è approvata con decreto
del dirigente…”.?
R. SI la durata è sempre di 12 mesi I beneficiari si obbligano a : …..rimanere beneficiario, da parte
del presentatore della domanda ammessa a finanziamento, del contributo per tutta la durata del
progetto (12 mesi più eventuale proroga concessa.) Pertanto il beneficiario deve comunque
rimanere titolare dell’impresa per almeno n.12 mesi.)

D. “Le ditte individuali, le società e le cooperative nelle cui compagini sociali risultino persone
fisiche che abbiano ricoperto, nelle tre annualità precedenti la richiesta di finanziamento, lo
stesso ruolo di titolari di ditte individuali o soci di società e cooperative nello stesso settore di
attività ATECO cui si riferisce la proposta progettuale che si intende realizzare”: si vuole
intendere che chi è stato ad es. produttore di mobili per cucina nel triennio precedente la
domanda di contributo non potrà diventare ad es. produttore di macchine tessili,
appartenendo entrambi i codici alla lettera C – Attività manifatturiera?
R. se è già stato produttore (nei 3 precedenti anni) di macchine tessili non potrà ricreare una
impresa che produrrà macchine tessili) ma nel caso in cui si voglia ad esempio fabbricare mobili,
questo è possibile.

D. se nei tre anni precedenti il soggetto che presenta la domanda, attualmente disoccupato, è
stato dipendente di una ditta con codice attività identico a quello della nuova impresa che
vorrà creare con la domanda di contributo, potrà essere ammesso ?
R. Sì in quanto nell’avviso Pubblico si parla di .…titolari di ditte individuali o soci di società e
cooperative….” e non di dipendenti).

D. un soggetto che ha aperto una partita IVA che risulta però inattiva, prima dell’invio della
domanda può fare domanda?
R. NO, perché la partita IVA deve comunque essere aperta dopo l’invio della domanda

D. E’ possibile presentare un progetto di una Società di persone, o di capitale o cooperativa
dove il Proponente è DISOCCUPATO e il futuro Socio è invece un occupato?
R. SI’ però per il socio non verrà riconosciuto il contributo aggiuntivo di euro 10.000,00

 

Chiarimenti Bando Creazione Impresa Regione Marche: le ultime faq 

 

D. E’ ammissibile variare successivamente al finanziamento della domanda sede legale e/o
operativa della nuova impresa, rispetto a quanto indicato in domanda?
Sì, Se l’azienda cambia indirizzo ma rimane in uno dei Comuni previsti

D. nel caso di non ammissibilità a finanziamento di una domanda, il soggetto beneficiario può
ripresentare nuovamente la domanda ?
R. se non è stato finanziato , è possibile ripresentare la domanda nella finestra successiva se lo
stesso risulta ancora disoccupato ed iscritto al CPI

D Una volta inviata la domanda è necessario aspettare l’esito della valutazione per aprire la
Partita IVA?
R. NO, non è necessario , si può inviare la domanda e già il giorno dopo aprire la P.IVA

D. Quando viene comunicato l’esito della valutazione ?
R. A conclusione dell’istruttoria delle domande, entro 60 giorni dalla scadenza della “finestra”
dell’Avviso pubblico, il responsabile della gestione provvede con apposito decreto alla
pubblicazione dell’elenco delle domande ammesse e non ammesse a valutazione.

D. Quanto tempo devono rimanere in essere le assunzioni di disoccupati per le quali si è avuto il
contributo?
R. Le nuove assunzioni realizzate che devono rimanere in essere n.3 anni per il tempo
indeterminato e n.2 anni per il tempo determinato.

D. Anche in caso di liquidazione della sola prima tranche del contributo in quanto non ci sono
stati occupati, è necessario inviare il rendiconto finale?
R. Si, nella sezione saldo del Siform (indicando saldo 0) , entro e non oltre 60 giorni successivi alla
conclusione del progetto- PENA DECADENZA E RESTITUZIONE DEL CONTRIBUTO. Oltre alla
relazione finale di progetto dovranno essere inseriti gli F24 quietanziati del titolare dell’impresa

D. Da quando decorrono i 4 mesi per la presentazione della documentazione di cui all’art. 13
dell’Avviso Pubblico?
R. Considerato che l’ammissione a finanziamento dell’impresa costituita avverrà con successivo
decreto di impegno dell’importo verificato a seguito dell’invio della documentazione richiesta dalla
P.F. e attestante la costituzione dell’impresa stessa, i 4 mesi decorrono dalla data del decreto di
impegno che assegna le risorse alle imprese
La liquidazione della prima tranche avverrà previa presentazione da parte dei soggetti richiedenti
entro 4 mesi dal decreto di impegno, della documentazione richiesta da inserire nel SIFORM2 alla
voce “gestione progetti/cruscotto/richiesta anticipo”

D Quanto tempo devono rimanere in essere l’impresa che ha ottenuto il contributo ?
Fino ad almeno 3 anni dal completamento della stessa (per completamento si intende i 12 mesi di
progetto). Nel caso di mancato rispetto dell’obbligo di mantenimento, gli importi indebitamente
versati saranno recuperati in proporzione al periodo per il quale l’impresa è rimasta aperta.

D. La variazione sostanziale del progetto non è ammessa, pena decadenza del progetto () Che
cosa si intende per variazione sostanziale del progetto?
R. Per variazione del progetto sostanziale del progetto si deve intendere quella variazione che
modifica la sostanza del progetto stesso, per esempio la variazione dell’attività effettivamente
svolta e relativa variazione del codice ATECO rispetto al progetto presentato.

Bando Creazione Impresa 2021 della Regione Marche: chi non è ammesso

 

Articolo 6 – Imprese e studi professionali singoli o associati esclusi dai benefici di cui al presente intervento

 

Oltre alle FAQ vi informiamo dei soggetti non ammissibili a finanziamento:

  • le ditte individuali, le società e le cooperative nelle cui compagini sociali risultino persone fisiche che abbiano goduto, in qualità di soci, di benefici analoghi erogati nell’ambito dei POR FSE e FESR 2014/20.
  • le ditte individuali, le società e le cooperative nelle cui compagini sociali risultino persone fisiche che abbiano ricoperto, nelle tre annualità precedenti la richiesta di finanziamento, lo stesso ruolo di titolari di ditte individuali o soci di società e cooperative nello stesso settore di attività ATECO cui si riferisce la proposta progettuale che si intende realizzare.
  • gli studi professionali i cui titolari abbiano già goduto, in qualità di soci di imprese e di titolari o soci di studi professionali, di benefici analoghi erogati nell’ambito dei POR FESR e FSE 2014/2020.
  • le imprese operanti nei settori esclusi dal campo di applicazione del “de minimis”, di cui all’art. 1, comma 1, del Reg. UE 1407/2013, con l’eccezione di cui al comma 2 del medesimo articolo.
  • Imprese (inclusi liberi professionisti, studi professionali) costituite nei Comuni diversi da quelli di cui all’Allegato B.
  • Imprese (inclusi liberi professionisti e studi professionali) la cui Partita IVA risulti acquisita prima dell’invio della domanda ( anche se inattiva ) a valere sull’Avviso Pubblico di attuazione.
  • Imprese e studi professionali singoli o associati costituiti prima della data di pubblicazione del presente Avviso sul BURM e prima dell’invio della domanda di finanziamento.

Chiarimenti Bando su articoli n. 4 e n. 8

 

All’Art. 4 Soggetti aventi diritto a presentare la domanda, integrare dopo il terzo capoverso come segue:
In riferimento alla partecipazione delle Università in qualità di capofila o partners ad ATI/ATS, si specifica che, considerato che le stesse sono organizzate in Dipartimenti, è ammessa la partecipazione anche come singolo Dipartimento.
Inoltre, nel caso in cui l’Università voglia partecipare a più ATI/ATS deve sussistere una delle seguenti condizioni:
– L’Università può partecipare con Dipartimenti diversi (es ad un ATI/ATS come Dipartimento di medicina e ad un’altra come Dipartimento di economia)
– L’Università può partecipare in un ATI/ATS come Università e in un’altra come Dipartimento.
Condizione necessaria alla partecipazione di cui sopra è comunque che i Dipartimenti abbiano una propria personalità giuridica e un proprio rappresentante legale.

All’Art. 8 Cause di inammissibilità delle domande, il punto 6, alla luce delle integrazioni all’art. 4, viene così così riformulato:
6) presentate da ATI/ATS in cui sia presente, o in qualità di partner o in qualità di capofila, un soggetto appartenente ad un’altra ATI/ATS che ha presentato domanda di finanziamento, a pena di esclusione di tutti i progetti a cui aderisce. Fanno eccezione le Università nei casi richiamati al precedente art.4

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Ti aiutiamo nell’ottenere i contributi previsti dal bando creazione impresa della Regione Marche. Con un piccolo investimento (finanziato dal bando, quindi  a costo zero) avrai maggiori probabilità di ottenere contributi a fondo perduto fino a 35.000 euro.
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Le altre informazioni sul bando creazione impresa Regione Marche

Oltre 2 milioni e 900 mila euro a favore di giovani disoccupati. È lo stanziamento previsto da una delibera approvata ieri, nel corso della seduta della giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale al Lavoro Sig. Aguzzi. L’atto contiene le linee guida per il sostegno alla creazione di impresa da parte di disoccupati residenti nei Comuni della Regione Marche che non fanno parte delle aree di crisi industriale e nei Comuni ricadenti nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e degli Investimenti territoriali integrati (ITI) urbani.

L’intervento, previsto dalla deliberazione adottata oggi, finanzierà nuove imprese (inclusi liberi professionisti e studi professionali), create da disoccupati residenti nei Comuni ammissibili con un’età minima di 18 anni.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari ad un massimo di € 35.000,00 ripartito in due tranche: la prima pari a € 15.000,00 viene erogata alla neoimpresa al momento della dichiarazione di avvio attività e una volta garantito l’impiego del titolare o socio o libero professionista.

La seconda, facoltativa, pari ad un massimo di € 20.000,00, alla chiusura del progetto qualora l’impresa crei ulteriore occupazione ed è commisurata al numero di posti di lavoro creati e alla tipologia di contratto.

L’iniziativa della Giunta regionale e dell’assessore Aguzzi vanno nella giusta direzione poiché offre strumenti concreti a tante persone per rimettersi in gioco con un’attività autonoma.

Noi offriamo la consulenza per il bando e quella per sviluppare l’attività, dalla presenza sul web allo sviluppo di marketing (tutte attività finanziate dai bandi di finanziamento)

 

Gli interventi a sostegno della creazione di impresa definiti nell’Avviso Pubblico attuativo possono essere finanziati nell’ambito della seguente priorità di investimento:

  • Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale;
  • Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione alla vita attiva, e migliorare l’occupabilità. La finalità è quella di sostenere la creazione di nuove realtà produttive o di servizio con sede legale e/o operativa nella regione Marche e, in grado di creare anche nuova occupazione

Sono ammissibili a finanziamento le imprese, i liberi professionisti e degli studi professionali, che abbiano presentato comunicazione di inizio attività presso un Comune della Regione Marche in data successiva alla pubblicazione dell’Avviso sul BURM e dopo l’invio della domanda di contributo. I contributi sono concessi per un importo fino ad un massimo di 35.000,00

 

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